…le grida di gioia dei bambini congolesi quando mi avvicinavo a loro con un pacco di caramelle
…il barrire di un elefante africano che pascola libero in una riserva vicino a Lake Manyara, in Tanzania
…il silenzio surreale di un vortice argenteo di tonni che mi avvolge durante un’immersione alle isole Similan
…il lamento e la richiesta di aiuto di una donna thailandese, lebbrosa, seduta su un sudicio marciapiede di Bangkok
…la musica che fa ballare decine di donne in topless aggrappate ai pali di un bancone di un peep show a Pattaya
… lo sbiascichìo degli ubriachi avventori di un topless bar
…il sibilo del vento che spettina con vigore la cima del monte Bianco
…il placido rumore della fiacca risacca della laguna di Grado
…il suono dei clacson e il rumore metallico di marmitte arrugginite delle macchine accodate ad un semaforo di un incrocio di Tunisi
…il sibilo inesorabile, costante del vento di sabbia nel deserto del Sahara che fa da sottofondo a lunghe giornate di lavoro
…l’incessante rombo della fiaccola che brucia il gas in eccesso di innumerevoli pozzi di petrolio
…la vibrazione del terreno prodotta dalle migliaia di zampe degli gnu in migrazione per cercare acqua e nuovi pascoli attraverso l”immensa piana del Serengeti
…il queeeeeek della svirgolata delle ruote di un aereo mentre si appoggia su una pista di un qualunque aeroporto in un qualunque Paese del mondo
…l’ultimo rantolo disperato dell’auto gialla di un tassista di Tunisi
… il picchietto della macchine da cucire, la musica incessante, le voci stridule delle venditrici ambulanti, le urla dei bambini, la marmitta di un tuk-tuk scarburato, lo scampanellìo di una bicicletta a Jatuchak market, a Bangkok
… lo scalpitare caotico ma inesorabile delle persone e il loro vociare indistinguibile che si mescola con un’annuncio pubblicitario, nei tunnel della metropolitana di Londra
… lo strombazzare incessante di un fiume colorato di motorini ed auto che inondano le vie di Hanoi
… il fruscio del vento, che spettina i capelli di una delle centinaia di persone che all’alba di un giorno lavorativo qualunque si dirigono verso gli uffici della City di Londra
… le risa nevrotiche ed esagerate delle stesse persone che dalle 6 di sera si ubriacano nei pub
… il frantumarsi al suolo dei boccali di birra che scivolano da mani troppo intossicate, troppo stanche
… il silenzio ovattato che rende udibile la nebbia fitta
… l’inesorabile rumore metallico della macchinetta del caffè che sforna incessantemente prodotti stimolanti per gente senza stimoli
… il silenzio profondo rotto solo da alcuni rumori distanti, in una notte africana
… il grugnito di un bufalo che mangia l’erba di fronte alla finestra della camera di un albergo alle pendici del cratere del Ngoro ngoro
…il ticchettio inesorabile dell’orologio che marca il cartellino dei dipendenti
…il fracasso delle campane che richiamano i pochi fedeli alla Messa della mattina, a Monfalcone
…lo schioccare delle labbra della donna che amo, quando mi bacia sul petto
…il suo respiro affannoso mentre facciamo all’amore
…il frastuono assordante della macchina che pulisce le strade sotto casa tua, il sabato mattina…
…il battito ipnotizzante della cassa al Ministry of Sound di Londra
…il fruscio delle ali di un pellicano che passa a pochi metri della mia testa
…il silenzio regale dei movimenti dello squalo balena, ad Holbox
…lo stridere dei freni di un treno che si ferma per far passare una mandria di pecore, da qualche parte tra Sfax e Tunisi
…quell’attimo di silenzio surreale quando speri che la persona che hai investito in auto sia ancora viva
…il clang sordo della porta di una cella di una galera a Playa del Carmen
…il suono greve del didgeridoo e la melodia magica dell’hang mentre medito sotto una luna resa rossa dall’eclissi
…la voce di una donna coperta dalla musica assordante
…l’ipnotizzante risacca delle onde del mar del Caribe osservando Marte
…tante parole dette a caso
…emozioni intense trasmesse con la voce rotta dal pianto
…il rombo costante, inesorabile, maestoso delle cascate di Iguazù
…il pianto di un bambino che chiede attenzione
…il latrato di un cane che difende il suo territorio
…il rumore della vita